L’e-procurement e i vantaggi per la collettività

Intervista a Tommaso Stallone, Direttore generale dell’IRCCS de Bellis

Il ruolo del Mercato Elettronico della P.A.

Con più di 10 milioni di euro di acquisti in un arco temporale di 16 mesi, l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico de Bellis si conferma uno dei grandi utilizzatori del Mercato Elettronico della P.A.. Un Istituto di eccellenza specializzato in gastroenterologia oncologica che, per mantenere i propri elevati standard di servizio e di assistenza al pubblico, deve gestire i propri approvvigionamenti in un’ottica di qualità e velocità di acquisto, ma naturalmente anche di economicità.

Il dott. Tommaso Stallone è Direttore generale dell’Istituto dal febbraio 2018 - dopo un precedente incarico come Direttore amministrativo e poi come Commissario straordinario - e ha idee molto chiare sul perché utilizzare il Mercato Elettronico. “Le piattaforme digitali di acquisto come il MePA rappresentano oggi il luogo privilegiato di incontro tra la domanda e l’offerta di beni e servizi. L’utilizzo del Mercato Elettronico è fortemente promosso dal legislatore nazionale per i benefici che apporta e che anche il de Bellis sta cercando di cogliere. Se da un lato consente una forte agevolazione del confronto concorrenziale tra i diversi operatori economici, con grande risparmio di spesa, dall’altro permette di snellire le procedure di acquisto, garantendo tempi di aggiudicazione molto più rapidi.”

Un pensiero, quello del Direttore generale, che ha permeato ormai tutta la struttura dell’Istituto e che ha ovviamente trovato il suo sbocco naturale nell’unità Gestione del patrimonio dove sono portate avanti la maggior parte delle procedure di acquisto sugli ambiti merceologici più svariati. “I nostri acquisti” – continua il dott. Stallone – “vanno dalla carta ai toner, beni di utilizzo comune in tutti gli uffici, ma si concentrano soprattutto sui materiali sanitari e di laboratorio, con volumi anche più elevati rispetto al resto”. “Inoltre, le dimensioni dell’IRCCS consentono approvvigionamenti nella maggior parte dei casi sotto la soglia comunitaria e, quindi, di attingere al MePA più frequentemente rispetto ad altre realtà più grandi. Con il vantaggio che il MePA offre maggiori garanzie, grazie alla selezione delle imprese già fatta in fase di abilitazione.”

Il 99% delle procedure di affidamento sotto soglia dell’Istituto de Bellis sono, infatti, realizzate sul Mercato Elettronico, utilizzando prevalentemente la richiesta di offerta e la trattativa diretta e sfruttando così al massimo i vantaggi della negoziazione rispetto agli ordini diretti da catalogo. E parliamo di negoziazioni spesso aperte a tutti gli operatori abilitati ai bandi di riferimento, ottenendo così “l’effetto di una procedura aperta”.

Il risultato è la stipula di contratti con nuovi fornitori ma anche la valorizzazione del tessuto locale. “Considerando gli importi limitati messi a gara, sono a volte i fornitori geograficamente più vicini a partecipare e a riuscire a offrire i prezzi migliori, sia in caso di servizi sia in caso di forniture di beni.” “Anche se” – ci tiene a sottolineare il Direttore generale – “nella maggior parte dei casi non conosciamo i fornitori e non vogliamo conoscerli. Entrano in contatto con noi, ovviamente con chi di competenza, soltanto quando vengono a svolgere il servizio richiesto.”

Particolarmente interessante è stata per l’Istituto de Bellis l’opera di negoziazione fatta all’inizio dell’anno per l’acquisto di farmaci caratterizzati da unicità come l’Infliximab, per il quale è stato poi utilizzato anche l’Accordo quadro Farmaci biologici.

“I farmaci” – spiega Stallone – “rientrano tra le categorie merceologiche per le quali il DM 24/12/2015 prevede l’obbligo di ricorso alle centrali di committenza territoriali e all’aggregazione. In attesa delle procedure centralizzate da parte del soggetto aggregatore regionale, il MePA ci ha consentito, in tempi brevi, di abbattere i costi e di evitare il ricorso a proroghe contrattuali.”

Le Convenzioni e gli Accordi quadro

Oltre al Mercato Elettronico, l’IRCCS de Bellis utilizza le Convenzioni e gli Accordi quadro, approvvigionandosi di energia elettrica e telefonia mobile, ma anche di servizi più evoluti come il Multiservizio integrato energia per la sanità. Tutte esperienze ritenute positive e del tutto soddisfacenti: “I servizi resi dagli operatori economici sono puntualmente verificati da Consip e questo è di grande aiuto per noi Stazioni appaltanti.” “Inoltre” - precisa il Direttore generale – “i vantaggi sia in termini economici sia di riduzione dei tempi di approvvigionamento sono enormi.” “È proprio grazie a forme di semplificazione come le Convenzioni e gli Accordi quadro che strutture come il de Bellis, oggi chiamate a garantire standard qualitativi altissimi, riescono a centrare i propri obiettivi, pur nell’esiguità di numero di personale.” Obiettivi sempre più sfidanti per una struttura che nel Piano di riordino della rete ospedaliera pugliese deve crescere, passando da circa 90 posti letto a 124, di cui 50 solo nel reparto di chirurgia. Un numero molto elevato per un settore, come quello della chirurgia oncologica, che prevede anche la rianimazione.

L’obbligo di negoziazione telematica

L’ultimo argomento, certo non meno importante, trattato con il Dott. Stallone è quello dell’obbligo di utilizzo di modalità telematiche di negoziazione scattato il 18 ottobre scorso. Cosa è cambiato e cosa cambierà per l’Istituto de Bellis? La risposta è semplice, concisa e decisamente significativa: “Il 18 ottobre per noi non ha cambiato nulla”. È, infatti, già da più di un anno che l’IRCCS ha avviato, a livello di indirizzo strategico, il processo di informatizzazione completa delle procedure di acquisto, un processo fortemente voluto dalla nuova Direzione Generale fin dall’inizio del mandato. “L’Ente continuerà questo percorso per rendere sempre più trasparenti, semplici e accessibili le procedure di acquisto, in modo che queste si traducano in risparmio per la collettività, qualità per l’utenza, occasione di ricchezza distribuita per le imprese. È una strada da cui non torniamo indietro”, conclude Stallone.

E, per i pochi casi di acquisti sopra soglia per i quali non sono disponibili iniziative su Acquisti in Rete, il de Bellis realizza gare insieme all’altro IRCCS pugliese o si aggrega alle procedure avviate dalle ASL della regione, se già in fase più avanzata.

È un percorso virtuoso quello dell’Istituto de Bellis, che crede nella digitalizzazione non fine a se stessa ma come strumento per raggiungere obiettivi importanti, non da ultimo quello della trasparenza. “È necessario un percorso culturale, un cambiamento di mentalità che parte dall’applicazione delle leggi - perché le leggi ci sono – e prosegue, rendendo i processi efficaci, trasparenti e mantenendo lontana la corruzione”.

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