Tutte le leve per concretizzare i progetti strategici ICT

Intervista a Tommaso Tafuri del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno - Direzione Centrale dei Servizi Tecnico Logistici e della Gestione Patrimoniale - Ufficio Attività Contrattuale per l’Informatica, gli Impianti Tecnici e le Telecomunicazioni

L’Ufficio Attività Contrattuale per l'Informatica, gli Impianti Tecnici e le Telecomunicazioni della Direzione Centrale dei Servizi Tecnico-Logistici e della Gestione Patrimoniale del Ministero dell’Interno fa frequentemente uso del Sistema dinamico di acquisizione, uno strumento che permette alle stazioni appaltanti una procedura di scelta del contraente semplificata, a fronte delle impostazioni definite nel bando istitutivo. Per il Vice prefetto Tommaso Tafuri, Responsabile dell’ufficio, l’adozione del Sistema dinamico può essere considerata come un vero spartiacque tra le procedure cosiddette “cartacee” e le gare smaterializzate, con particolare riguardo all’acquisizione di beni e servizi standardizzati nell’ambito dell’ICT. “Abbiamo indetto innumerevoli procedure, prima a partire dall’Accordo quadro System Management e successivamente nell’ambito del Bando istitutivo ICT SDA, iniziative che nel tempo hanno consentito alla nostra Amministrazione di concretizzare affidamenti considerati strategici per le attività rientranti nell’ambito della Pubblica Sicurezza, il tutto con tempistiche contingentate.

Grazie all’utilizzo del Sistema dinamico ICT, continua Tafuri, “le esigenze del Ministero sono state pienamente soddisfatte” ed elenca i principali benefici ottenuti rispetto a una gara tradizionale, tutti facilmente individuabili. Dalla compressione delle tempistiche procedurali alla facilità di interazione con la piattaforma, dalla veicolazione delle comunicazioni a “sistema” con la platea dei fornitori individuati preliminarmente da Consip sulla base di specifici requisiti alla sicurezza di rivolgersi a profili aziendali in possesso dei necessari “skill” per la buona esecuzione delle prestazioni discendenti dai relativi contratti degli appalti specifici.

Risultati decisamente positivi quindi, conseguiti anche nell’utilizzo degli Accordi quadro System Management e Servizi applicativi. Il primo prevede l’erogazione di un complesso di servizi e attività volti a garantire la piena operatività delle infrastrutture tecnologiche dei Centri Elaborazione Dati, a mantenerne l’efficienza, a garantire agli utenti la disponibilità e le prestazioni delle applicazioni installate e l’integrità dei dati, fornendo anche il supporto necessario per un costante allineamento con l’evoluzione tecnologica del mercato ICT.

Il secondo - l’Accordo quadro Servizi applicativi - consente, invece l’affidamento di servizi informatici, con ampia possibilità di personalizzazione e di scelta, dalla realizzazione del software alla gestione del portafoglio applicativo, fino all’erogazione di servizi tecnico-specialistici ICT. In entrambi i casi, gli affidamenti del Ministero si sono svolti “con tempistiche molto rapide e con ottimi risultati”.

Ma le esigenze nel settore ICT per le forniture e i servizi di elevata complessità tecnologica di una Amministrazione critica come il Ministero dell’Interno avevano bisogno ancora di qualcosa di più. Ed ecco che entra in gioco l’Application Service Provider – ASP.

Come tutte le Amministrazioni centrali dello Stato, il Ministero dell’Interno ha la possibilità di utilizzare la piattaforma di Acquisti in rete per la gestione di gare in ASP. Una possibilità che è sfruttata ormai abitualmente, anche per procedure di grande rilievo.

Basti pensare che nel 2020 sono state 1.564 – per un valore di 4,3 miliardi di euro – le gare bandite dalle Pubbliche Amministrazioni, utilizzando a titolo gratuito per i propri acquisti autonomi la piattaforma di e-procurement per le gare in ASP, messa a disposizione nell’ambito del Programma per la razionalizzazione degli acquisti, gestito da Consip per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Per il 51% sono state procedure aperte, di cui il 74% aggiudicate con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. L’ambito merceologico con più procedure è stato quello dei “Servizi per il funzionamento della P.A.” (postali, assicurativi, vigilanza, etc..), mentre quello con valore maggiore “Sanità, ricerca, welfare”. Nel 2020 però, la piattaforma in ASP ha visto anche l’avvio di gare per lavori e concessioni, che hanno registrato un notevole riscontro con 43 gare per appalti di lavori e 31 gare per concessioni.

Ma tornando al mondo dell’ICT, il Vice Prefetto Tafuri ci racconta di una delle più recenti e rilevanti esperienze avute con il nuovo strumento dell’ASP. Si tratta di una gara a procedura aperta, avviata a gennaio 2021, per la realizzazione di un servizio “LTE (long term evolution) Public Safety” sul territorio di undici province, articolato nella fruizione di un servizio di comunicazione MCPTT (Mission Critical Push To Talk) e fonia, di un servizio di videosorveglianza in mobilità e di un servizio di accesso a banche dati.

Spiega Tafuri: “Il progetto in questione, oltre a rivestire un’enorme importanza strategica e operativa per l’attività delle Forze dell’Ordine, si può considerare come uno sguardo sul futuro delle attività “Mission Critical”. Inoltre, la capacità di interazione e monitoraggio dimostrata dai referenti di Consip ha permesso di dar luce a un progetto di rara complessità tecnica e molto importante dal punto di vista economico, per quel che riguarda la sua pubblicazione in tempi contingentati.”

Insomma, ancora una volta, l’e-procurement si dimostra una leva fondamentale per la gestione degli acquisti e, in un momento di cambiamenti radicali come quello che stiamo vivendo, può indubbiamente fornire un contributo – “sicuramente costruttivoassicura Tafuri - al grande lavoro che la Pubblica Amministrazione dovrà sostenere nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

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