Al Comune di Bra, servizi di ristorazione e molto altro

Una testimonianza del Comune di Bra - Ufficio patrimonio

Dai servizi di ristorazione ai servizi cimiteriali, dalla telefonia mobile al gas naturale, il Comune di Bra fa un utilizzo intenso degli strumenti di e-procurement di Acquisti in rete, soprattutto del Mercato Elettronico e delle Convenzioni. Come in molti casi, l’avvicinamento all’e-procurement è avvenuto a seguito della spending review e degli obblighi normativi. Per il Comune di Bra, terzo comune più grande della provincia di Cuneo, un punto di riferimento è rappresentato anche dalla centrale di committenza regionale SCR Piemonte, a cui il Comune è tenuto a rivolgersi nel caso di convenzioni attive. Per gli acquisti sotto soglia, invece, il Mercato Elettronico della P.A. è sicuramente lo strumento principale considerando che, grazie al continuo ampliamente delle merceologie disponibili, è diventato un vero e proprio mercato globale, non solo per l’acquisto di beni ma anche per il mondo dei servizi. In particolare, l’Ufficio patrimonio del Comune utilizza costantemente il MePA per servizi sociali, servizi di ristorazione e di trasporto scolastico, acquisto di cancelleria, manutenzione impianti, manutenzione del verde pubblico e molto altro ancora.

La partecipazione delle imprese

Nell’utilizzo del Mercato Elettronico, il Comune di Bra procede solitamente con la pubblicazione di una richiesta di manifestazione di interesse, per poi avviare le negoziazioni invitando le imprese che hanno risposto. “Una manifestazione di interesse a monte ci evita di invitare imprese che non sono interessate o di utilizzare i sorteggi, trovandoci poi a dover affrontare le conseguenze di procedure deserte” spiegano dall’Ufficio patrimonio, sottolineando che, in questa fase, il Comune fornisce alle imprese indicazioni precise sulla categoria di abilitazione del MePA a cui essere abilitate per partecipare alla procedura di gara. A rispondere alle manifestazioni di interesse del Comune spesso sono aziende dislocate in tutta Italia, nonostante poi, in fase di negoziazione vera e propria, la rosa dei partecipanti si restringa di norma a imprese a carattere locale o che hanno già una propria rete sul territorio che consente loro economie di scala e, quindi, guadagni congrui.

Una tematica interessante è quella relativa alla mancanza di informazione spesso dimostrata dalle piccole imprese e dai liberi professionisti di settori dove la scarsa concorrenza e la mancanza di flessibilità non rende indispensabile il presidio puntuale dell’offerta. Capita ancora che le imprese sbaglino ad abilitarsi alla corretta categoria merceologica o che non sappiano come procedere. E ciò si ripercuote anche sulle procedure indette dalla stazione appaltante

Ed è proprio per venire incontro a questo gap informativo che, con il progetto Sportelli in rete, Consip cerca di avvicinare le micro e le piccole e medie imprese alla domanda pubblica e all’e-procurement, grazie alla collaborazione con le associazioni di rappresentanza imprenditoriale, presenti sul territorio, da Confartigianato a Confcommercio, da CNA a Confcooperative, solo per citarne alcune. Oggi gli sportelli attivi sul territorio nazionale sono più di 380 e il prossimo sviluppo del progetto vede il coinvolgimento degli ordini professionali, proprio per venire incontro alla necessità di supporto dei liberi professionisti che si affacciano al Mercato Elettronico della P.A..

Il ruolo di capofila

Il Comune di Bra ha un ruolo importante anche come capofila della Centrale unica di committenza intercomunale costituita da 14 comuni con un apposito accordo consortile. Tutto risale a una delibera del 2015, aggiornata poi nel 2017 con decorrenza a partire dal 1 gennaio 2018. I comuni interessati sono in gran parte comuni del territorio, tra i 2.000 e i 9.000 abitanti, che hanno deciso di associarsi per svolgere le procedure di gara più complesse o che non vengono fatte abitualmente e, quindi, preferiscono affidarsi alla struttura dell’ente capofila, il Comune di Bra. Si tratta nella maggior parte dei casi di gare per servizi sociali o di ristorazione, servizi cimiteriali e trasporti, per i quali Bra ha una consolidata esperienza. Ecco, quindi, che Baldissero d'Alba, Canale, Ceresole d'Alba, Cavallermaggiore, Cherasco, Diano D'Alba, Montà, Monticello d'Alba, Narzole, Sanfrè, Santa Vittoria d'Alba, Sommariva del Bosco e Sommariva Perno si rivolgono al Comune di Bra, per lo più singolarmente, anche se talvolta i fabbisogni dei singoli enti confluiscono poi in procedure a più lotti.

Il Comune aveva inizialmente escluso questa soluzione, ma ha poi deciso di sfruttare la possibilità, offerta dal Mercato Elettronico, di creare le richieste di offerta indicando come soggetti stipulanti i punti ordinanti dei comuni per i quali svolge le procedure. Ciò ha facilitato enormemente l’attività e, inoltre, come spesso succede, il frequente utilizzo dello strumento ha permesso di sfruttarne tutti i vantaggi e le potenzialità, cosa non sempre possibile per un utilizzatore occasionale.

I servizi di ristorazione sul MePA

Uno dei servizi, per i quali il Mercato Elettronico è stato utilizzato più di frequente dal Comune per il fabbisogno dei comuni della Centrale unica di committenza, è il servizio di ristorazione, in particolare di ristorazione scolastica. Le esigenze sono naturalmente diverse a seconda della tipologia dei destinatari e del servizio. Alcuni comuni sono, infatti, dotati di cucina presso i propri refettori, mentre in altri casi è necessaria una veicolazione completa dei pasti o, ancora, una veicolazione parziale per le scuole decentrate. Per tutte queste richieste di offerta, da aggiudicare al miglior rapporto qualità / prezzo, il Comune ha proceduto preliminarmente alla manifestazione di interesse da parte delle imprese, riuscendo così a ottenere sempre una buona partecipazione, anche superiore ai minimi di legge. Il rapporto tra manifestazioni di interesse e partecipazioni si riduce infatti molto, anche fino al 50%.

Dal punto di vista dei risultati economici, il Comune di Bra ha sempre avuto buoni ribassi in fase di gara, anche se con una certa variabilità del prezzo finale a pasto. Per l’Ufficio patrimonio“ciò può dipendere dalle caratteristiche dello specifico servizio di ristorazione richiesto, ma anche da eventuali ottimizzazioni di costo che l’impresa riesce a fare quando è strutturata adeguatamente nella zona del servizio, ad esempio grazie all’utilizzo di personale condiviso con altri appalti e così via.” “Per queste tipologie di servizi – precisano - la negoziazione è d’obbligo ma, anche laddove siano presenti cataloghi di offerta acquistabili tramite ordine diretto, preferiamo comunque procedere con una negoziazione che consenta la personalizzazione dell’offerta e un prezzo più vantaggioso.”

Un altro settore per il quale il Comune di Bra è molto attivo sul MePA è quello dei servizi sociali, con gare per il trasporto scolastico, la gestione di asili nido, i servizi di assistenza all’autonomia. Anche per tali servizi lo schema del Comune è stato quello della manifestazione di interesse seguita dalla richiesta di offerta e il Mercato Elettronico si è confermato uno strumento duttile per aggiudicare servizi complessi e strategici per il welfare dei destinatari e per ampliare l’ambito territoriale delle imprese partecipanti.

E se i passi in avanti, fatti grazie all’e-procurement sul fronte della trasparenza, della digitalizzazione, della riduzione dei tempi rispetto a procedure tradizionali, sono innegabili, c’è ancora da fare sul versante della formazione, della semplificazione e soprattutto dell’integrazione. Al Comune di Bra chiedono di più: “La cultura della digitalizzazione non è ancora diffusa, soprattutto tra gli enti e le imprese di piccole dimensioni. Spesso, purtroppo, l’utilizzo dei sistemi informatici si riduce a un proliferare di registrazioni e password, anche a causa della mancanza di un reale coordinamento a livello nazionale di tutti i numerosi, adempimenti necessari al corretto adempimento delle procedure. Tutte le semplificazioni delle piattaforme di e-procurement sono benvenute, ma ora bisogna fare un ulteriore passo in avanti.”

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