Il panorama degli appalti pubblici in Italia sta vivendo un'importante trasformazione con l'entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti, efficace dal 1° luglio 2023, ma che introduce alcune novità significative a partire dal 1° gennaio 2024.
La soluzione di integrazione funzionale della piattaforma di e-procurement con la Piattaforma Contratti Pubblici (PCP) di Anac, rientra, infatti, nell'obiettivo della digitalizzazione del ciclo di vita dell'appalto perseguito dal nuovo Codice.
Dal nuovo anno, tutti i servizi offerti da Anac saranno integrati direttamente nella piattaforma Acquisti in Rete, non solo la richiesta del Codice Identificativo di Gara (CIG), ma anche le altre attività inerenti la pubblicazione e l’affidamento di un appalto.
La PCP concentra, infatti, i servizi erogati in precedenza da diversi soggetti / sistemi: il Servizio Contratti Pubblici (SCP), la Gazzetta Ufficiale (GURI), la pubblicità a livello comunitario (eForm), la gestione European Single Procurement Document (ESPD) e soprattutto Simog e SmartCig, per l'erogazione del CIG e il monitoraggio del ciclo di vita dei contratti.
La soluzione implementata per la piattaforma di e-procurement di Acquisti in rete si basa sull'introduzione di una nuova funzione di integrazione, richiamata in maniera trasversale da tutte le tipologie di acquisti e negoziazioni, che avrà il compito principale di adempiere a tutte le attività di interoperabilità con la Piattaforma Contratti Pubblici, la Piattaforma Digitale Nazionale Dati e altri moduli Anac.
Le novità
L'intervento si inserisce nel contesto di ottimizzazione ed evoluzione dei processi di approvvigionamento, delineando una serie di azioni finalizzate a migliorare l’esattezza, la coerenza e l'efficienza nell'inserimento e nella gestione dei dati:
L'attore principale delle nuove funzioni di integrazione è il Responsabile Unico di Progetto (RUP), certificato dall'ANAC, che avrà a disposizione, all'interno delle singole procedure di Acquisti in rete, una nuova sezione per gestire la comunicazione con i sistemi Anac e indicare ulteriori utenti (che dovranno essere comunque registrati sul Portale Acquisti in rete) per lo svolgimento di singole attività, ad esempio per la compilazione dell’eForm o dell’Anac Form.
L'invio alla Piattaforma Contratti Pubblici potrà però essere eseguito soltanto dal RUP e solo dopo tale invio sarà possibile pubblicare la negoziazione o emettere l’ordine sulla piattaforma di e-procurement.
Concretamente, all'interno della nuova sezione – che si integra in tutte le tipologie di acquisti effettuati su Acquisti in rete, sia ordini sia negoziazioni - il RUP potrà:
Deroghe ed entrata in vigore delle novità
È importante sottolineare come gli acquisti e le negoziazioni pubblicate prima del 1° gennaio seguiranno l'iter tradizionale, senza avvalersi quindi delle nuove modalità di integrazione con Anac. Ciò vale anche per le iniziative di Acquisti in rete: ad esempio, per l'emissione di un ordinativo di una Convenzione attivata prima della fine dell'anno, la richiesta del CIG avverrà secondo le consuete modalità.
Accesso sicuro con parametri di terzo livello (SPID o CIE)
In ottica di novità e cambiamenti è bene poi ricordare che il nuovo Codice degli appalti ha indicato, attraverso le regole tecniche definite da AgID, il livello minimo di sicurezza delle piattaforme di approvvigionamento digitale con l'obiettivo di garantire uno scambio di dati e informazioni semplice e sicuro. Dal 1° gennaio 2024, gli utenti di Acquisti in rete non potranno più accedere con le abituali utenze e password e dovranno utilizzare modalità di autenticazione di tipo LoA3: SPID di livello 2, CIE 2, e, per gli utenti appartenenti agli altri Stati membri della Comunità Europea, la propria identità digitale nazionale riconosciuta in ambito eIDAS (Leggi l'approfondimento sulle nuove modalità di autenticazione). Nel corso del 2024 sarà poi implementata anche la possibilità di accedere alla piattaforma con la Tessera Sanitaria - Carta Nazionale dei Servizi (TS-CNS).